SEGRETERIA REGIONALE del FRIULI VENEZIA GIULIA

TRIESTE, via Paduina n°4 - 34125 tel. 040370205 fax. 040368415
UDINE, via R D'Aronco n°10, 33100 - tel.0432507661 fax.0432505714
.

Marco Paolo Nigi: scongiurato il rischio di lasciare il personale della scuola senza nessun incremento retributivo

Roma, 18 dicembre. Lo Snals-Confsal, insieme ai sindacati scuola Cisl, Uil e Gilda, ha sottoscritto ieri sera il contratto della scuola per il biennio economico 2008-09. Si tratta, secondo lo Snals - Confsal, di un “contratto ponte” di un anno che consente, data l’esiguità delle risorse disponibili, di mettere subito nella busta paga del personale della scuola 70 euro medi a dipendente (corrispondenti all’inflazione programmata dal Governo per gli anni 2008 e 2009,cioè pari al 3,2%).
Questo risultato, che a prima vista può sembrare riduttivo, è invece il meglio che si potesse ottenere nell’attuale situazione. Non solo per la difficile congiuntura economica - e poi il governo precedente aveva di fatto previsto la sola copertura della vacanza contrattuale, pari a circa 8 euro - ma anche perché i 70 euro medi vanno tutti sul tabellare con i benefici che ne conseguono sul piano previdenziale.
Secondo lo Snals-Confsal il contratto è valido anche perché vi è l’impegno, nella nota congiunta siglata da Aran e sindacati, che nel prossimo contratto, cioè dal 2010, si proceda a una revisione della struttura della retribuzione, in particolare all’unificazione dell’attuale tabellare con l’accessorio generalizzato, entrambi definiti dal contratto di livello nazionale. Questo produrrà significativi benefici sia sul piano previdenziale sia sulla busta paga del personale, non essendo più applicabile la cosiddetta Legge Brunetta che comporta una riduzione della retribuzione accessoria in caso di assenza per malattia.
“Protrarre la trattativa non rendeva possibile migliorare i risultati, anzi poteva determinare il rischio di lasciare il personale senza alcun incremento retributivo”, ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.

(Comunicato della Segreteria Generale dello SNALS - CONFSAL del 18 dicembre scorso pubblicato a cura della Segreteria regionale dello SNALS - CONFSAL del Friuli Venezia Giulia).

SCUOLA: GIUDIZIO POSITIVO DELLO SNALS-CONFSAL SULL’INCONTRO A PALAZZO CHIGI

Si è svolto l’11 dicembre scorso, a Palazzo Chigi, l’incontro tra il Governo e le Organizzazioni sindacali confederali e del Comparto scuola, incontro che lo SNALS - Confsal aveva richiesto con forza, anche dopo i pareri espressi dalle VII Commissioni del Parlamento sul Piano programmatico. Si allega il verbale nel quale sono riportati gli impegni assunti dal Governo in occasione della riunione. Lo SNALS-CONFSAL esprime un giudizio positivo in quanto gli impegni assunti dall’Esecutivo sono tali da superare o comunque attenuare la maggior parte degli elementi che avevano portato allo sciopero generale del 30 ottobre. Tale valutazione positiva, negli oggettivi limiti della situazione economica attuale, è basata sugli impegni assunti dal Governo in relazione a:
- precise e puntuali garanzie per la scuola dell’infanzia ed elementare di tempi scuola scelti dalle famiglie su più opzioni possibili con il superamento di fatto del maestro unico e con il mantenimento di classi funzionanti a “tempo pieno” per le quali è prevista l’assegnazione di due docenti per classe, come attualmente previsto;
− un orario obbligatorio di 30 ore nella scuola media con la previsione del funzionamento di classi a tempo prolungato con orario da 36 a 40 ore;
- garanzie sul sostegno agli alunni diversamente abili e sulla non applicazione dell’incremento del numero massimo di alunni per classe per l’anno scolastico 2009/2010;
- la attuazione dall’anno scolastico 2009/2010 del riordino del primo ciclo con contestuale presentazione del progetto relativo al secondo ciclo la cui attivazione partirà, però, dal successivo anno scolastico 2010/2011;
- una particolare attenzione al tema del precariato per cui è prevista la ricerca di tutte le soluzioni possibili per una stabilizzazione a tutela del personale e della continuità delle attività didattiche;
- una parziale risposta alle problematiche fiscali con la previsione di estendere, non appena lo consentiranno le risorse di bilancio, anche al personale della scuola gli sgravi fiscali in materia di salario accessorio.
I significativi risultati raggiunti, per lo SNALS-CONFSAL sono il frutto dell’incessante azione del sindacato e della massiccia partecipazione della scuola allo sciopero del 30 ottobre.
Apprezzamento esprime, infine, lo SNALS-CONFSAL per l’apertura espressa dal Ministro Brunetta a ridefinire la normativa relativa alle assenze dal servizio per la malattia in tutti i suoi aspetti uniformandola tra pubblico e privato.

(Testo tratto dal comunicato della Segreteria Generale dello SNALS - CONFSAL dell’11 dicembre scorso e pubblicato a cura della Segreteria regionale dello SNALS - CONFSAL del Friuli Venezia Giulia).

30 OTTOBRE: SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA

SNALS Confsal, Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e GILDA Unams hanno proclamato unitariamente lo sciopero generale del comparto scuola per protestare contro i tagli indiscriminati del personale (non meno di 130.000 posti di lavoro) prospettati nel "piano industriale" del Governo.
NOTA UNITARIA

La scuola verso losciopero:RICHIESTA DI ESPERIMENTO DEL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE

Dopo la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola e la richiesta dell’esperimento della procedura di conciliazione, inviata nella serata del 4 ottobre, in data odierna il Segretario Generale ha diffuso il comunicato stampa che riportiamo.


COMUNICATO STAMPA

SNALS-CONFSAL: LA SCUOLA VERSO LO SCIOPERO
NO alle proposte del governo di tagli indiscriminati
alla spesa per l’istruzione


Roma, 6 ottobre 2008 - “Preso atto che il Governo - ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale SNALS-Confsal - continua a portare avanti il suo progetto di riforma che comporterà una generalizzata riduzione del tempo scuola, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione delle classi di concorso e l’aumento dell’orario di servizio per i docenti, senza alcuna contropartita, lo SNALS-Confsal ha avviato un comune percorso di protesta con CISL Scuola e UIL Scuola, proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale e chiedendo l’immediata convocazione dell’organismo nazionale di conciliazione”.
“Lo SNALS-Confsal - ha continuato Nigi - ha sollecitato il Governo affinché tenesse conto delle nostre proposte alternative che prevedono un contenimento della spesa. Avevamo proposto di abbattere la spesa per le supplenze brevi istituendo l’organico funzionale pluriennale; di ottimizzare l’orario dei docenti della scuola elementare, escludendo comunque l’ipotesi del maestro unico; di operare sull’uscita del personale con 40anni di servizio, accompagnata dalla sostituzione con personale attualmente precario collocato all’inizio della carriera, e sull’eliminazione delle esternalizzazioni con specifico riferimento alla spesa per le cooperative di pulizia; di incidere sulla razionalizzazione delle fonti di finanziamento di progetti spesso inutili”.
“Noi crediamo ancora - ha concluso Nigi - che questa possa essere la strada giusta per operare risparmi senza intaccare la qualità del servizio prestato agli alunni e alle famiglie, tutelando nel contempo la professionalità del personale. Se anche in sede di conciliazione la risposta del Governo sarà negativa, la proclamazione dello sciopero generale sarà inevitabile”.

Visualizza il documento integrale.

Leggi la proposta dello SNALS-CONFSAL alternativa a quella governativa.

Contingente regionale immissioni in ruolo per classi di concorso.

Comunicata dal Ministero la distribuzione del contingente regionale delle immissioni in ruolo tra le classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Vedi i posti per classi di concorso.

Emanato il decreto sulle immissioni in ruolo per l’a.s. 2008 - 2009

Il MIUR ha pubblicato il decreto ministeriale che definisce i contingenti per le immissioni in ruolo del personale docente ed ATA con le tabelle di ripartizione dei posti relativi ai docenti, distinti per provincia e per ordine di scuola, e agli ATA, suddivisi per provincia e profili professionali, come da tabella che si allega. Per quanto riguarda il personale docente la ripartizione tra le diverse classi di concorso sarà comunicata nei prossimi giorni. Il decreto prevede 32.000 immissioni in ruolo, suddivise tra 25.000 docenti e 7.000 ATA, un dato dimezzato rispetto a quello dell’anno scorso. Va anche sottolineato che il decreto ministeriale ha definito i dati sopra esposti, ponendosi l’obiettivo di coprire meno della metà dei posti disponibili per quanto riguarda il personale docente e circa l’8% dei posti per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. In presenza di questo quadro generale risulta evidente come, rispetto all’anno scorso, si registri una forte riduzione dei numeri complessivi sia a livello regionale che di singole province. In regione le immissioni in ruolo dei docenti sono complessivamente 471, mentre 139 sono quelle previste per il personale ATA. Sulla base di questi dati è evidente che le immissioni in ruolo non coprono il fabbisogno di stabilità delle istituzioni scolastiche e che rimane ancora non risolto il problema del precariato. Secondo lo SNALS - CONFSAL, invece, le immissioni in ruolo dovrebbero essere fatte su tutti i posti disponibili, superando la distinzione tra organico di diritto e di fatto e garantendo alle scuole un organico di istituto in linea con gli insegnamenti e le attività da esse previste.

Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini

Vedi qui i contingenti.

Taglio agli organici FVG.

Nel quadro delle iniziative volte a evidenziare le difficoltà della scuola del Friuli Venezia Giulia, si segnala che l'onorevole Carlo Monai dell' Italia dei valori ha presentato
un' interpellanza sulla situazione degli organici in regione, interpellanza discussa alla Camera dei Deputati nella seduta pomeridiana di martedì 3 giugno. L'iniziativa mira ad evidenziare come nelle scuole della regione, pur in presenza di un incremento degli alunni, si registri una diminuzione del personale docente ed Ata. Nel suo intervento il parlamentare del Friuli Venezia Giulia, dopo aver fatto riferimento al programma elettorale del PdL, nel quale si parla della promozione delle "3 i" (inglese, informatica e impresa) e dell'esigenza di attuare il diritto allo studio sancito dagli art. 33 e 34 della Costituzione, ha chiesto al Governo come intenda provvedere ad una migliore organizzazione della scuola pubblica, visti i tagli del personale attuati in regione. Nella sua risposta il il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, on. Ugo Martinat, dopo aver richiamato le disposizioni vigenti che mirano ad una riduzione del personale nell'arco del prossimo triennio, ha affermato che in sede di organico di fatto, sulla base dei dati consolidati delle iscrizioni, si provvederà a rapportare la consistenza degli organici alle reali necessità del territorio, attraverso una redistribuzione più ponderata della restante quota degli interventi. In sede di replica l'onorevole Monai, dopo aver ringraziato per la tempestività della risposta, ha sospeso il giudizio sulla risposta del Governo, riservandosi una valutazione più compiuta dopo aver verificato l'operato dell'esecutivo in sede di determinazione dell'organico di fatto.

Leggi l'intervento dell'On. Carlo MONAI
Vedi l'intervento alla Camera dei deputati (RealPlayer)

Proclamato lo stato di agitazione.

Le Segreterie regionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL scuola, Snals CONFSAL, considerata la grave carenza di organico di personale docente e ATA nella nostra regione e l’assenza di risposte da parte della direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale della scuola del Friuli Venezia Giulia e chiesto l’avvio delle procedure per il tentativo obbligatorio di conciliazione ai sensi della L. 146/90.
A sostegno delle rivendicazioni, mercoledì, 28 maggio 2008, presso la sede della Direzione scolastica regionale, Via S. Anastasio 12, dalle ore 12 alle 14, si svolgerà un sit - in di protesta a cui parteciperanno delegazioni di lavoratori della scuola provenienti dalle diverse province.
Le Segreterie regionali

FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal

COMUNICATO DEI SINDACATI REGIONALI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA - UNAMS

Nei giorni scorsi la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia ha comunicato alle organizzazioni sindacali regionali le sue decisioni in merito agli organici della scuola secondaria di secondo grado per l’a . s. 2008 - 2009.

Anche in questa occasione la Direzione Generale ha operato in modo notarile, limitandosi a dare semplice attuazione alle disposizioni ministeriali senza assumere iniziative concrete per risolvere le gravi criticità e i problemi funzionali che pesano sulle scuole secondarie della regione a causa della riduzione dei posti decisa dal MPI.

Tutto ciò in un quadro di incertezze dovute alle discordanze tra i dati dell’anagrafe alunni, definiti dal MPI per la determinazione dei contingenti di organico, e la situazione reale registrata dai dirigenti scolastici nelle scuole.

I posti assegnati dall’USR alle scuole secondarie di secondo grado della regione per l’anno 2008 - 2009 sono complessivamente 4149.
Un contingente di posti inferiore di 68 unità rispetto a quello attribuito nel 2007 -2008 e assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze delle scuole: basti pensare al fatto che gli studenti previsti per il 2008 - 2009 saranno 355 in più.

Ulteriore conseguenza del taglio secco di posti imposto dal MPI è che un centinaio di docenti nella regione saranno dichiarati soprannumerari e dovranno cambiare sede di lavoro, con evidenti disagi e con rilevante danno per la continuità didattica.

Questa situazione, che si aggiunge a quelle denunciate dal sindacato con riferimento alla scuola primaria e dell’infanzia, è destinata a peggiorare ulteriormente sia in sede di determinazione dell’organico di diritto dei docenti della media di primo grado che del personale ATA, e successivamente nella fase relativa all’organico di fatto per il quale il MPI ha previsto un ulteriore taglio del 40% dei posti.

Le organizzazioni sindacali regionali, nell’esprimere forte preoccupazione, ritengono che tale situazione, decisamente difficile e tale da mettere in discussione il corretto inizio dell’anno scolastico, possa essere affrontata soltanto con un intervento urgente e concreto della Direzione Generale nei confronti del MPI finalizzato ad ottenere un consistente incremento dei posti assegnati in organico di diritto al FVG.

Le Segreterie regionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL scuola, Snals CONFSAL, Gilda UNAMS, nel ribadire le richieste già presentate in sede di confronto con l’USR sul metodo di determinazione dell’organico regionale 2008 - 2009 per tutti gli ordini di scuola, chiedono:
• l’apertura di un tavolo di confronto, con il coinvolgimento della Regione, che verifichi la situazione dell’organico rispetto alla domanda in tutti gli ordini di scuola al fine di poter esprimere una valutazione complessiva sulle esigenze del sistema scolastico della regione;
• stabilire modalità di distribuzione dell’organico adeguate alle esigenze di ogni provincia;
• richiedere urgentemente al Ministero della Pubblica Istruzione un aumento dei posti di organico assegnati al FVG in relazione all’avvenuto incremento degli alunni in tutti gli ordini di scuola ed alle richieste insoddisfatte formulate dalle scuole sulla base della domanda dell’utenza.

Sollecitano la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale ad assumere iniziative concrete idonee a garantire la funzionalità e la qualità del servizio scolastico.
In vista della determinazione dell’organico della scuola media di primo grado, ultimo ordine di scuola per il quale si procederà alla determinazione dell’organico di diritto del personale docente, le scriventi Segreterie regionali si riservano di adottare ogni azione di mobilitazione idonea a tutelare la scuola della regione ed il personale che vi opera.
Le Segreterie regionali
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS - CONFSAL GILDA UNAMS
30 aprile 2008

COMUNICATO DEI SINDACATI REGIONALI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA - UNAMS

Nella giornata del 1 aprile si è conclusa la fase dell’informativa della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia alle organizzazioni sindacali sulla determinazione degli organici della scuola dell’Infanzia 2008 - 2009. Nelle settimane precedenti si era svolto un analogo confronto sulla determinazione dell’organico regionale della scuola primaria.
Al termine di questo primo periodo di incontri emerge un giudizio fortemente negativo da parte del sindacato sulle scelte operate dall’Amministrazione nella gestione di questa importante scadenza per la scuola.
Infatti, sino ad ora, la Direzione Generale si è limitata a svolgere un ruolo notarile di esecutrice delle disposizioni del MPI che, come è noto, ha imposto ulteriori tagli di personale anche per il 2008 - 2009, dopo quelli già operati negli anni scorsi. Tutto ciò, nonostante il preventivato incremento degli alunni.
Sin dall’avvio del confronto con l’USR, le organizzazioni sindacali regionali hanno presentato una serie di precise richieste sul metodo di determinazione dell’organico regionale 2008 - 2009 per tutti gli ordini di scuola, allo scopo di fare sì che la prevista informativa sindacale non sia un mero momento burocratico “dovuto dall’Amministrazione”, ma divenga una fase in cui tutte le parti coinvolte possano contribuire, nei rispettivi ruoli, a creare le condizioni per il miglior funzionamento del sistema scolastico regionale.
In tal senso i sindacato regionali della scuola hanno chiesto all’USR del FVG di:
• aprire un tavolo di confronto per verificare le necessità e le esigenze del sistema scolastico, anche con il coinvolgimento della Regione;
• definire un quadro regionale di tutti gli ordini di scuola al fine di poter esprimere una valutazione complessiva sulle esigenze del sistema scolastico, superando modalità di informazione distinte per i diversi ordini scuola, le quali, di fatto, impediscono una corretta valutazione delle necessità complessive a livello regionale;
• stabilire criteri adeguati di distribuzione dell’organico a livello provinciale;
• richiedere al Ministero della Pubblica Istruzione un aumento dei posti in relazione all’incremento degli alunni, alle carenze di posti registrate ed alle richieste formulate dai dirigenti scolastici sulla base della domanda dell’utenza;
• fornire preventivamente i dati relativi alle singole province, utilizzando modelli omogenei i quali consentano un’agevole opera di confronto e verifica delle ipotesi di organico proposte dall’Amministrazione a livello provinciale.

Gran parte di queste richieste risultano non accolte.
FLC Cgil, CISL scuola, UIL scuola, SNALS Confsal e GILDA UNAMS, anche in vista dell’imminente confronto sugli organici della scuola media di primo grado e in particolare della scuola superiore, nella quale a fronte di un incremento degli alunni si prevedono pesanti tagli di personale, esprimono forte preoccupazione per la situazione, sollecitano la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico ad assumere, con il coinvolgimento della Regione, tutte le iniziative necessarie per garantire la funzionalità e la qualità del servizio scolastico.
Ove ciò non avvenisse, si riservano di adottare tutte le necessarie azioni a tutela del personale e della scuola della regione.

Le Segreterie regionali di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS - CONFSAL e GILDA UNAMS
04 aprile 2008

La legge sul friulano impugnata davanti alla Corte Costituzionale: alcune considerazioni.

Com’è noto, nei giorni scorsi il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale sul friulano, ritenendo che essa “oltre ad apparire in contrasto con numerosi principi costituzionali”, esorbiti dall’oggetto della legge e “prefiguri un regime di sostanziale bilinguismo e, per taluni aspetti di esclusività della lingua friulana”. Riferendosi alle norme sull’istruzione, il Governo contesta, tra l’altro, il meccanismo del cosiddetto silenzio - assenso e quello dell’obbligo per le scuole di garantire un’ora di friulano alla settimana per la durata dell’intero anno scolastico. Su questi ed altri aspetti della normativa si era espressa, a suo tempo, la Segreteria regionale dello SNALS - CONFSAL in sede di audizione presso la sesta Commissione permanente del Consiglio regionale ed anche sulla stampa, sollevando perplessità e suggerendo alcune soluzioni. In particolare sul meccanismo del silenzio - assenso il sindacato autonomo aveva criticato il fatto che i genitori, al momento dell’iscrizione, dovessero comunicare la loro intenzione di non avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana, ritenendola una forzatura rispetto al dettato della legge n. 482 del 1999 e proponendo che gli interessati potessero manifestare la loro volontà semplicemente attraverso una scelta positiva o negativa. Inoltre lo SNALS - CONFSAL aveva sostenuto che l’obbligo di insegnare il friulano per l’intero anno scolastico finiva inevitabilmente per entrare in contrasto con l’autonomia delle istituzioni scolastiche, le quali possono organizzare l’orario delle singole discipline “in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale”, prevedendo, ad esempio, che le ore di friulano siano fatte anche solo nell’ambito di un quadrimestre. Anche l’obbligo delle scuole di garantire almeno un’ora di friulano alla settimana non appariva legittimo, per cui il sindacato suggerì di prevedere un orario curricolare minimo annuale di friulano che le scuole avrebbero potuto organizzare in modo autonomo. Ora che la normativa è stata impugnata innanzi alla Corte Costituzionale e posto che lo SNALS - CONFSAL del Friuli Venezia Giulia ha condiviso gli obiettivi generali della legge la quale, giova ricordarlo, va ad attuare la legge nazionale n. 482 del 1999, non si può non rilevare come le osservazioni ed i suggerimenti proposti dal sindacato avevano colto in pieno la particolare debolezza dei punti sopra esposti.

Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini
Udine, 26 febbraio 2008

Pubblicata la legge di tutela del friulano

La legge regionale n. 29 del 18 dicembre 2007, avente ad oggetto le “Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana”, è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia del 27 dicembre 2007. Come è noto, questa normativa interessa anche il mondo della scuola, in particolare negli articoli che vanno dal 12 al 19. Il testo qui consultabile, tratto dal sito ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia, ha subito varie modifiche rispetto a quello iniziale, sul quale lo SNALS - CONFSAL si espresse a suo tempo. A tale proposito si veda l’articolo pubblicato sul Messaggero Veneto e riportato su questo sito. Alcune delle modifiche sono certamente migliorative, ma permangono ancora alcuni punti che suscitano perplessità come quello relativo al meccanismo di adesione delle famiglie o quello per cui l’insegnamento della lingua friulana va garantito per almeno un’ora alla settimana. In ogni caso, va evidenziato come, per dare concreta attuazione alla normativa, debbano essere ancora affrontate questioni fondamentali come quella dell’elenco dei docenti con competenze riconosciute per l’insegnamento del friulano e quella della definizione del piano applicativo di sistema della legge stessa. A questo riguardo la normativa prevede l’emanazione di appositi regolamenti regionali .

Il Segretario regionale SNALS - CONFSAL
Prof. Giovanni Zanuttini