SEGRETERIA REGIONALE del FRIULI VENEZIA GIULIA

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Mensa gratuita. Nota congiunta al Direttore Regionale


Vai al testo della lettera inviata da SNALS Confsal, FLC-CGIL, Cisl Scuola e UIL Scuola al Direttore Scolastico Regionale in merito alla gratuità della mensa per il personale.






Mensa gratuita. Nota del Segretario Generale al MIUR

Applicazione diritto di cui all’art. 21 del CCNL Comparto Scuola

Qui di seguito si pubblica la nota che la Segreteria Generale dello Snals-Confsal ha inviato al MIUR in seguito alla segnalazione di numerosi casi, registrati anche nelle scuole della nostra regione, in cui viene messo in discussione il diritto alla mensa gratuita del personale docente ed Ata impegnato durante il servizio stesso.

11.11.2011

(pubblicato a cura della Segreteria regionale Snals – Confsal del FVG)

Roma, 03 novembre 2011

Prot. 331/SEGR/MPN/PFR/VDC/ott27

Al Ministro

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

On.le Mariastella GELMINI

Al Capo Dipartimento Programmazione e Gestione Risorse Umane

Ministero Istruzione, Università e Ricerca

Dott. Giovanni BIONDI

Al Direttore Generale Politiche Finanziarie e Bilancio

Ministero Istruzione, Università e Ricerca

Dott. Marco Ugo FILISETTI

Al Segretario Generale

dell’A.N.C.I.

Oggetto: accesso gratuito al servizio di mensa scolastica.

Il CCNL scuola vigente prevede, all’Art. 21, che il personale Docente e/o ATA abbia diritto a fruire gratuitamente della mensa scolastica, ovviamente nel caso vi presti attività di servizio.

Dalla lettura dell’Art. 21 risultano chiari alcuni concetti:

  • Il diritto del personale docente o ATA a fruire gratuitamente della mensa scolastica.
  • La definizione specifica e, ovviamente, limitata degli aventi diritto.
  • La previsione dell’erogazione “dei contributi” da parte del MIUR ai Comuni, tramite le scuole.

In alcune realtà, tuttavia, nascono spiacevoli contenziosi tra Comuni ed Istituzioni scolastiche quasi sempre legati ai “contributi” erogati dal Ministero. Detti contributi, è il caso di ricordarlo, traggono origine da stanziamenti contrattuali, quindi sono risorse del personale della scuola, che, in queste vicende, viene spesso ad essere la vittima in quanto si vede negato il diritto, contrattualmente sancito, alla gratuità.

In una fase in cui il coinvolgimento dell’Ente locale all’interno della scuola è sempre più pregnante gli episodi di conflittualità, per di più in una materia che non riveste rilevanza economica notevolissima, determinano appesantimenti inutili e dannosi nei rapporti laddove, invece, sarebbe necessaria armonia e volontà di perseguire intenti comuni.

E’ per queste ragioni che la scrivente Organizzazione Sindacale, pure titolata ed intenzionata a difendere i legittimi diritti della Categoria rappresentata, vorrebbe evitare forme di contrapposizione frontale o di scontro di fronte al Giudice.

Si chiede pertanto alle SS. LL. di ricercare un accordo consensuale in materia, tale da garantire la funzionalità del servizio (impossibile senza adeguata assistenza) e i diritti dei lavoratori.

Ci pare utile richiamare, a tal proposito, la vicenda della TARSU che testimonia come gli accordi possono risolvere problemi in primo tempo ritenuti irrisolvibili.

La scrivente O.S. si dichiara disponibile ad interventi atti a perseguire lo scopo sopra indicato.

Distinti saluti.

Il Segretario Generale

(Marco Paolo Nigi)

Incontro con l’Assessore regionale all’istruzione Roberto Molinaro

Comunicato Segreterie regionali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals – Confsal su incontro con l’Assessore regionale all’istruzione Roberto Molinaro

Nei giorni scorsi, presso la sede della Regione di Udine, i rappresentanti delle Segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals - Confsal hanno incontrato l’Assessore regionale all’Istruzione Roberto Molinaro. Al centro della riunione l’attuazione della legge regionale “salva precari” e il piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2012/2013.

Per quanto riguarda il primo tema, Molinaro ha illustrato gli atti con cui l’Assessorato all’istruzione avvierà, in tempi brevi, la procedura di attuazione della legge regionale n. 11 del 2011. Come è noto, questa legge ha stabilito, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia e in linea con la normativa nazionale, che “l’Amministrazione regionale possa concedere contri-buti per l’organizzazione e la realizzazione di progetti volti a promuovere e a sostenere lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche” mediante l’utilizzo dei lavoratori precari della scuola in possesso di determinati requisiti.

Le organizzazioni sindacali, a conferma dell’urgenza dell’intervento regionale, hanno evidenziato le difficoltà che le scuole incontrano nell’organizzazione dell’attività ordinaria a causa dei consistenti tagli di personale subiti in questi anni, ed hanno inoltre sottolineato il fatto positivo che, a seguito delle sollecitazioni delle stesse organizzazioni sindacali, le risorse impegnate per questo provvedimento sono passate da 200mila a 500mila Euro per l’anno 2011.

Quanto al secondo tema, l’Assessore Molinaro ha illustrato l’iter procedurale previsto dalla delibera n. 1658 del 9 settembre 2011 con cui la Regione ha approvato gli “indirizzi, criteri e procedure per la redazione dei piani provinciali e del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica della regione” per l’anno scolastico 2012/2013.

Dopo essersi soffermato su alcuni aspetti della delibera ed aver evidenziato come il Piano regionale, per essere emanato, presuppone che Comuni e Province assumano le decisioni di loro competenza, Molinaro ha ricordato le difficoltà presenti nei rapporti Stato-Regioni anche in tema di definizione della rete scolastica, difficoltà accentuate dall’attuale momento economico e finanziario. Sottolineato come la presenza di minoranze linguistiche rappresenti un dato peculiare della nostra regione, egli ha confermato l’intenzione di difendere ad ogni livello la scelta della Giunta regionale di applicare i parametri più favorevoli previsti dalle norme nazionali per gli istituti collocati in aree geografiche ove sono presenti specificità linguistiche.

Ferma restando la loro non condivisione della trasformazione forzata di direzioni didattiche e scuole medie in istituti comprensivi voluta da una recente legge nazionale, il cui scopo si ritiene essere quello di fare cassa, le organizzazioni sindacali regionali hanno espresso un giudizio positivo sulla scelta della Regione di applicare i parametri più favorevoli previsti dalle norme nazionali a tutela delle aree geografiche contraddistinte da minoranze linguistiche che, com’è noto, rappresentano una peculiarità della nostra regione. Al termine dell’incontro le parti hanno concordato di realizzare un’ulteriore riunione prima della conclusione della procedura di definizione della rete scolastica per il 2012/2013.

Flc Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Snals Confsal Gilda Unams

25 ottobre 2011