SEGRETERIA REGIONALE del FRIULI VENEZIA GIULIA

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RECUPERO ANNO 2011 AI FINI DELLE PROGRESSIONI DI CARRIERA: FIRMATO ALL’ARAN IL CONTRATTO


Nella tarda serata di ieri è stato concretizzato anche il secondo obbiettivo, dopo quello della cancellazione dell’incremento di orario di servizio, dell’azione sindacale intrapresa dallo SNALS-CONFSAL, congiuntamente a CISL- UIL e GILDA con la sottoscrizione all’ARAN del contratto che consente il recupero ai fini della progressione di carriera, dopo quello del 2010, anche dell’anno 2011.
Questi due importantissimi risultati sono il frutto della grande partecipazione della categoria all’azione sindacale intrapresa e della scelta, rivelatasi vincente, di porre da parte del sindacato ben precise rivendicazioni su cui puntare prioritariamente. Questa scelta strategica era necessaria soprattutto in un momento come questo di fine legislatura in cui un governo, ormai giunto al termine del suo mandato, non avrebbe certamente potuto prendere concreti e credibili impegni su tematiche di ampio respiro, quali, i necessari investimenti a favore della scuola e la rivalutazione del riconoscimento professionale degli operatori scolastici, anche alla luce della delicatissima e difficile situazione economica  del nostro Paese.
Certamente avremmo preferito recuperare la validità dell’anno 2011 senza dover attingere per una quota parte alle risorse destinate alla retribuzione accessoria del personale, ma di fronte alla scelta se destinare risorse all’accessorio o alla retribuzione fondamentale, con  gli ovvi vantaggi anche in termini previdenziali, il sindacato ha scelto di operare in quest’ultima direzione, nella certezza di fare le scelte più utili per il personale e di interpretarne la volontà. Non c’erano altre alternative, se non quella di rinunciare alla validità di un anno ai fini della progressione di carriera.
I contenuti dell’accordo confermano che alle scuole per la retribuzione accessoria restano, anche  a regime, più di un milione di euro e, quindi, non corrisponde a verità la paventata ipotesi di “azzeramento del fondo di istituto”.
Come già detto al momento della recente sospensione dello sciopero con questi risultati non si sono certamente risolti i problemi pesantissimi che gravano sulla scuola e sul suo personale, in particolare per alcune categorie. Possiamo, però, garantire che lo SNALS-CONFSAL non ha accantonato, o peggio abbandonato, la ricerca di soluzioni anche per questi aspetti. Il sindacato continuerà ad operare, come ha sempre fatto, con concretezza e senza dannose demagogie per risolvere i problemi che possono essere affrontati anche con un Governo dimissionario e incalzerà il futuro Esecutivo su quelli di politica scolastica e di investimenti a favore della scuola e del suo personale.
Il Segretario Generale
(Prof. Marco Paolo Nigi)

(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del Friuli Venezia Giulia)

SOSPESI SCIOPERO E MANIFESTAZIONE DELLA SCUOLA DI SABATO 24


Comunicato Stampa

NIGI (SNALS-CONFSAL): SOSPESI
SCIOPERO E MANIFESTAZIONE DELLA SCUOLA DI SABATO 24

NIGI: “Raggiunti i due obbiettivi fondamentali della nostra azione sindacale, il recupero dell’anzianità e il non incremento dell’orario di servizio”
  
Roma, 22 novembre.   “L’azione sindacale, seguita con grande partecipazione dagli operatori scolastici, ha dato, seppure in extremis, i risultati sperati”, ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale SNALS-CONFSAL.

“Con la convocazione a Palazzo Chigi da parte della Presidenza del Consiglio per consegnare l’atto di indirizzo all’ARAN per il recupero dell’anzianità relativa al 2011 ai fini delle progressioni di carriera, ha continuato Nigi, si è raggiunto il secondo obbiettivo che stava alla base della nostra protesta. Il primo l’avevamo raggiunto con l’eliminazione, dalla legge di stabilità, dell’incursione legislativa sull’incremento dell’orario di servizio che peggiorava in modo unilaterale le condizioni di lavoro del personale”.

Il segretario SNALS-CONFSAL ha ribadito: “Il personale della scuola non poteva rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a consentire un seppur limitatissimo incremento delle retribuzioni, a tutt’oggi tra le più basse d’Europa”. La cancellazione delle anzianità per il 2011 sarebbe stata un’inaccettabile mortificazione della categoria. Tanto più  dopo essere riusciti a ottenere sia quella del 2010 sia una norma legislativa per l’utilizzo delle economie interne e per contrattare con l’ARAN una diversa finalizzazione delle risorse contrattuali.

Molti altri sono i temi caldi su cui il sindacato è impegnato a ottenere concreti risultati; basti pensare:
Ø  al blocco dei contratti con la conseguente perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni;
Ø  al potenziamento degli organici e alla stabilizzazione del personale precario;
Ø  a problematiche particolari, ma non meno rilevanti, riguardanti, per esempio, i docenti inidonei e quelli in esubero e le conseguenze negative sul personale ATA;
Ø  al riconoscimento economico dello svolgimento di mansioni superiori;
Ø  alla riduzione degli organici e all’ incremento del numero di allievi per classe;
Ø  al dimensionamento scolastico e alla sicurezza degli edifici;
Ø  al finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori;
Ø  alla necessità di una riforma degli organi collegiali che escluda ogni possibile rischio di privatizzazione e garantisca il rispetto del ruolo e delle competenze di tutto il personale.

“Speriamo, ha concluso Nigi, che sia un segnale della volontà del Governo di considerare, finalmente, l’istruzione e la formazione un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non un campo in cui reperire risorse a ogni costo, incurante del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.

Leggi il comunicato congiunto di SNALS, CISL, UIL, Gilda

Pubblicato a cura della segreteria regionale SNALS-Confsal.

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE, SINDACATI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE


UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE, SINDACATI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE
Cgil, Cisl, Uil e Snals: «Ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di accorpamento con il Veneto»


«Esprimiamo assoluta contrarietà al provvedimento che intenderebbe istituire un Ufficio Scolastico Interregionale per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia con la contestuale soppressione dell’Ufficio Scolastico della nostra regione. Da parte nostra chiediamo un incontro urgente con l’Assessore Molinaro, per conoscere quali iniziative concrete la Regione intende assumere contro una misura che penalizzerebbe pesantemente, nei fatti, la capacità d’azione regionale in materia di offerta formativa e di organizzazione della rete scolastica, oltre ad avere pesantissime ricadute sull’intero assetto della scuola in termini di funzionalità e di qualità». Le segreterie regionali di Flc-Cgil, Snals-Confsal, Cisl e Uil scuola reagiscono così alle ipotesi di accorpamento degli uffici scolastici di Veneto e Friuli Venezia Giulia, prevista in attuazione della legge di stabilità e aggiungono che «un simile provvedimento risulta in totale contrasto con il percorso di attuazione del Titolo V in relazione al quale la Regione Friuli Venezia Giulia, facendo valere  la propria autonomia statutaria, ha già attivato un primo passaggio con la Commissione Paritetica». Di fronte a tale prospettiva è necessario un coinvolgimento di tutte le forze politiche regionali perché la reazione nei confronti del Governo su questo provvedimento si esprima in modo unitario e compatto. La scuola e l’istruzione del Friuli V.G. non possono più subire arretramenti. 
«Non siamo di fronte infatti a un semplice accorpamento di uffici – dichiarano i segretari regionali Natalino Giacomini (Flc), Giovanni Zanuttini (Snals), Donato Lamorte (Cisl) e Ugo Previti (Uil) – ma ad una misura che limiterebbe pesantemente il confronto tra amministrazione e sindacati sul governo della rete scolastica e, in particolare, su organici e contrattazione. Questo, tra l’altro, a discapito di un territorio come quello del F.V.G. caratterizzato da specificità culturali e linguistiche. È l’ennesimo attacco alla pubblica istruzione, chiamata nuovamente a pagare il costo della crisi e del dissesto dei conti pubblici, in totale antitesi con le rivendicazioni dei sindacati e con l’esigenza di tornare ad investire sul sistema dell’istruzione e della formazione pubblica, risorsa fondamentale per uscire dalla crisi e per gettare le basi di un nuovo sviluppo sociale ed economico».

Udine, 8 novembre 2012

FLC CGIL Friuli V.G.           
 CISL SCUOLA Friuli V.G.           
UIL SCUOLA Friuli V.G.           
Snals-Confsal Friuli V.G.

(vari brani di questo comunicato sono stati pubblicati sui giornali regionali del 9 novembre 2012)

Sciopero del 24 novembre 2012: la raggiunta unità sindacale rafforza la possibilità di un esito positivo della vertenza.


Comunicato Segreteria Generale Snals - Confsal

Sciopero del 24 novembre 2012:
la raggiunta unità sindacale rafforza la possibilità di un esito positivo della vertenza.

La scelta della FLC CGIL di confluire nell’azione di lotta intrapresa da SNALS-CONFSAL, CISL scuola, UIL scuola e Gilda è una notizia positiva e non lascia più alibi né al Governo né alle forze politiche per una soluzione positiva riguardo alla protesta in atto.
Un’azione unitaria su obiettivi ben chiari e precisi aumenta la possibilità che si ritirato non solo l’illegittimo intervento sull’orario di insegnamento, ma anche che sia favorita una conclusione positiva sull’annosa vicenda del riconoscimento delle anzianità del 2011.
Da questa forte presa di posizione dello SNALS-CONFSAL e di tutti gli altri sindacati del comparto a difesa dei diritti del personale, in primis del contratto di lavoro, e dalla forte mobilitazione in atto nelle scuole è auspicabile parta un’inversione di tendenza dei Governi nei confronti del sistema pubblico di istruzione e formazione e dei  comparti dell’AFAM, del’Università e della Ricerca.
Tutte le forze politiche devono convincersi che per lo sviluppo e il futuro del nostro Paese questi sono settori in cui è necessario investire e non fare operazioni di tagli ragionieristici.
29.10.2012

(Pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG)

Proclamazione sciopero nazionale comparto scuola per il giorno 24 novembre 2012.

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Ufficio di Gabinetto

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica, Direzione Uff. Relazioni Sindacali

Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione
della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale comparto scuola per il giorno 24 novembre 2012.

Le scriventi OO.SS., preso atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito in data 11 ottobre 2012 con l’apposito collegio costituito presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, comunicano la proclamazione dello sciopero nazionale dei tutto il personale del comparto scuola per l’intera giornata del 24 novembre 2012.
Lo sciopero riguarda anche il personale della scuola in servizio nelle istituzioni scolastiche e culturali all’estero.

Distinti saluti

CISL SCUOLA
Francesco Scrima

UIL SCUOLA
Massimo Di Menna

SNALS CONFSAL
Marco Paolo Nigi

GILDA UNAMS
Rino Di Meglio





Pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG

Nigi (Snals-Confsal): “Sarà lotta durissima. Basta alla follia di questo governo e al suo disprezzo per scuola e insegnanti”


Roma, 11 ottobre.  Premesso che non si conosce ancora il testo ufficiale del disegno di legge, soggetto in quanto tale a possibili modifiche, ma di fronte ai silenzi del ministro Profumo e alle “voci” che parlano di un aumento delle ore di lezione dei docenti di un terzo (!!!), lo SNALS-CONFSAL denuncia la “follia” di questa ipotesi, fatta uscire, guarda caso, proprio oggi, quando dovrebbe esserci un tentativo di conciliazione per consentire al personale della scuola di utilizzare risorse proprie in modo diverso al fine di ripristinare il riconoscimento delle anzianità di servizio.
Non c’è modo di giustificare un simile accanimento sulla scuola e sull’istruzione, che tutti dicono vadano potenziate per il futuro del Paese, se non per fare cassa nel modo più semplice che è anche il più sbagliato e il più ingiusto. Un altro colpo inferto alla scuola dopo che essa ha subìto, come tutto il pubblico impiego, la penalizzazione del blocco dei contratti, con una perdita del potere d’acquisto dei salari e con la soppressione dell’indennità di “vacanza contrattuale”, cui vanno aggiunti i noti tagli agli organici.
Certamente, questo provvedimento troverà il plauso di chi sostiene che gli insegnanti lavorino troppo poco dimenticando in modo scorretto, sul piano quantitativo, tutto il lavoro che vi è prima e dopo  le ore di lezione sia per la preparazione delle stesse e degli elaborati sia per la loro successiva correzione e, sul piano qualitativo, l’impossibilità di comparare il lavoro di docenza in classe con quello di un’attività di scrivania o con una manuale.
“Capiamo benissimo che governo e forze politiche debbano trovare ulteriori risorse economiche, e quanto questo sia necessario, ma allora siano colpiti gli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti e si rispetti il lavoro di tutti i dipendenti, pubblici e privati” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.
Nigi ha poi proseguito: “Se si operasse, come rivendica da tempo la CONFSAL, sul fronte dei tagli alle spese della politica, al recupero dell’evasione e del sommerso vi sarebbero le risorse per far fronte agli impegni senza penalizzare i lavoratori, in particolare quelli pubblici, e per consentire la salvaguardia del potere d’acquisto di salari e pensioni, favorendo la ripresa dei consumi da tutti auspicata”.
Nigi ha concluso: “Qualora le voci trovassero conferma, lo SNALS-CONFSAL reagirà, chiamando la categoria a una lotta serrata, come si stava già ipotizzando insieme ad altre sigle sindacali per il problema delle anzianità di servizio. Si tratterà di una lotta a tutto campo e con tutti gli strumenti possibili, anche quelli giurisdizionali. Infatti, non è comprensibile come un datore di lavoro, lo Stato, possa aumentare unilateralmente l’orario di lavoro del personale senza un’adeguata contropartita economica e senza neanche accennare a volerne discutere”.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del Friuli Venezia Giulia)

Vertenza OdF personale ATA: l’U.S.R. si impegna a riesaminare la situazione e le OO.SS. revocano lo stato di agitazione


Il 19 settembre scorso, presso la Prefettura di Trieste, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali regionali del Comparto scuola e della Direzione Generale regionale dell’Ufficio Scolastico regionale si sono incontrati per esperire il tentativo preventivo di conciliazione richiesto dalle organizzazioni sindacali in merito alla vertenza sull’organico di fatto del personale ATA. Al termine dell’incontro, presieduto dal Vice Prefetto, le parti hanno sottoscritto un verbale di conciliazione nel quale tra l’altro si legge che: “Dopo una approfondita analisi dei punti della vertenza le parti concordano di avviare un percorso congiunto finalizzato sia ad una più compiuta analisi delle situazioni del personale con inabilità al fine di verificare la congruità delle scelte operate dall’USR nell’assegnazione dell’organico di fatto, sia una approfondita valutazione delle situazioni delle criticità esistenti. L’Ufficio Scolastico Regionale si impegna, qualora dall’attività sopra descritta dovessero emergere comprovate esigenze di implementazione del personale, a rinnovare al MIUR, supportata dalle necessarie motivazioni, la relativa richiesta per procedere ad un aumento dell’organico di fatto. Per l’avvio delle attività del tavolo congiunto l’Ufficio Scolastico Regionale si impegna a convocare le OO.SS. nella giornata di lunedì 1 ottobre 2012. Alla luce di quanto sopra le OO.SS. revocano lo stato di agitazione”.

21 settembre 2012 
Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini

Stato di agitazione

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Insufficiente il numero dei posti ATA in organico di fatto

Il 28 agosto scorso si è svolta la riunione di concertazione sull'organico di fatto del personale ATA. Dopo che in un precedente incontro di informazione l'Ammi-nistrazione aveva presentato una proposta quantificabile in un numero di posti in deroga tra gli 80 e i 90, in sede di concertazione l'Amministrazione ha incrementato i posti portandoli complessivamente a 104. Di questi 64 sono legati alla presenza nelle scuole dei collaboratori scolastici inidonei ed i restanti 40 sono stati attribuiti per far fronte alle situazioni di difficoltà di funzionamento del servizio scolastico rappresentate dalle scuole. Nonostante l'incremento il dato è insoddisfacente.

Infatti per far fronte alla concentrazione nelle scuole dei collaboratori scolastici inidonei l'Amministrazione, che ha scelto di assegnare un posto in più in caso di presenza di tre inidonei in una singola scuola, poteva certamente attribuire un maggior numero di posti, applicando la circolare ministeriale che prevede di attribuire un posto in più anche in presenza di due inidonei. Inoltre a proposito delle richieste fatte dalle scuole per le situazioni di criticità, va detto che, a fronte dei 40 posti assegnati, ben 101 sono quelli richiesti dalle scuole e non attribuiti. Va altresì segnalato che il numero delle richieste presentate dalle scuole e integralmente accolte dall'Amministrazione, le altre richieste sono state respinte o parzialmente accolte, è solo di 14 su 124 pari ad una percentuale dell'11%, il che conferma come la situazione sia certamente negativa e richieda ulteriori consistenti interventi.

5 settembre 2012

Il Segretario regionale 

Giovanni Zanuttini

Dimensionamento rete scolastica 2012-2013



FLC CGIL  -  CISL SCUOLA  - UIL SCUOLA  - SNALS CONFSAL  - GILDA UNAMS

SEGRETERIE REGIONALI FRIULI VENEZIA GIULIA


Raccolte 7.435 firme contro il Piano di dimensionamento della rete scolastica 2012-13,
 ma il Presidente Tondo non risponde alla richiesta di incontro per la consegna delle stesse


Vai al comunicato delle segreterie.

Pagamento delle competenze dei Dirigenti scolastici relative al CCIR n.1 dell'1 marzo 2012


A seguito due successive note congiunte con cui le OO.SS dell'Area V hanno sollecitato il pagamento di quanto dovuto ai Dirigenti Scolastici in base al CCIR n. 1 dell'1 marzo 2012 relativo alla retribuzione di posizione e risultato 2011-2012, con nota del 9 agosto scorso la Direzione Generale dell'USR del FVG ha comunicato che "relativamente ai decreti di liquidazione delle somme dovute ai Dirigenti scolastici interessati in base al CCIR n.1 dell'1 marzo 2012, si conferma che gli stessi sono in corso di registrazione alla Corte dei Conti".

Il Segretario regionale Snals - Confsal
Giovanni Zanuttini
20 agosto 2012

Approvate le graduatorie definitive del concorso per Dirigenti scolastici

A seguito richiesta congiunta delle Segreterie regionali dello Snals - Confsal e delle altre organizzazioni sindacali dell'Area V della dirigenza scolastica, l'Ufficio Scolastico Regionale
del Friuli Venezia Giulia, con decreto datato 31 luglio 2012, ha approvato e pubblicato le graduatorie generali di merito del concorso per esami e titoli per il reclutamento 
di Dirigenti scolastici.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del Friuli Venezia Giulia)

Vai alle graduatorie definitive dei vincitori.

Utilizzazioni e assegnazioni: sottoscritto il contratto regionale


Il 23 luglio 2012 è stato sottoscritta l'ipotesi di CCIR sulle utlizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed ATA per l'anno scolastico 2012-2013.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG)

Pubblicata la graduatoria del concorso per Dirigenti Scolastici

Con decreto del 21 giugno 2012 è stata pubblicata la graduatoria generale di merito del
Concorso per esami e titoli per il reclutamento di Dirigenti Scolastici svoltosi in Friuli
Venezia Giulia.
26 giugno 2012
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG)


Accordo regionale su aree a rischio per l'a.s. 2012-2013

Il 18 giugno 2012 è stato sottoscritta l'ipotesi di contratto integrativo regionale sui criteri e i parametri di attribuzione delle risorse per le scuole 
collocate in aree a rischio educativo. con forte processo migratorio e contro la dispersione scolastica. 
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG) 



Vai al contratto.

Elenchi insegnanti con competenze riconosciute per l'insegnamento della lingua friulana


Sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 21 del 23 maggio 2012 è stato pubblicato il decreto n. 634 del 2 maggio 2012 con gli elenchi, distinti per ordine di scuola, dei docenti con competenze riconosciute per l'insegnamento della lingua friulana. Tali elenchi sono stati istituiti in attuazione della legge regionale 18 dicembre 2007 n. 29 (Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana) e del relativo Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Regione n.204 del 23 agosto 2011.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del Friuli Venezia Giulia)


Vai agli elenchi.

Calendario Scolastico Regionale 12-13

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, con l'allegata delibera n. 720 del 4 maggio 2012, ha approvato il calendario scolastico per l'anno scolastico 2012-2013.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal del FVG)Vai alla delibera e al calendario.

Definiti gli organici di infanzia e primaria


Nei recenti incontri di definizione degli organici della scuola dell’infanzia e primaria, l’Ufficio Scolastico Regionale ha affrontato le difficoltà connesse all’insufficiente numero di posti, scegliendo di aumentare l’organico di diritto definito dal MIUR attraverso un utilizzo anticipato di alcuni posti dell’organico di fatto. Tale operazione è stata possibile grazie ad una precisa indicazione contenuta nella circolare ministeriale sugli organici la quale appunto prevede “la possibilità di incrementare l’organico di diritto con quote di posti dell’organico di fatto”, previsione il cui inserimento è stato fortemente sostenuto dalla Segreteria Generale dello Snals – Confsal negli incontri svoltisi a livello nazionale. Detto ciò i cinquanta posti dell’organico di fatto utilizzati a livello regionale sono stati così distribuiti tra i diversi ordini di scuola: otto all’infanzia, diciotto alla primaria, dieci alla secondaria di primo grado e quattordici alla secondaria di secondo grado.
Organico scuola dell’infanzia - I dati sul numero degli alunni della scuola dell’infanzia, distinti tra gli istituti di lingua italiana e quelli con insegnamento in lingua slovena, sono i seguenti:
a)    gli alunni delle prime aumentano dai 16.785 dell’organico di diritto 2011-2012 ai 16.925 del prossimo anno (+140);
b)   gli alunni delle scuole di lingua slovena diminuiscono da 1.024 a 988 (- 36).
Il MIUR ha attribuito al Friuli Venezia Giulia una dotazione organica di diritto di 1.461 posti per le scuole di lingua italiana e 84 per quelle di lingua slovena. Successivamente l’Ufficio scolastico regionale ha incrementato il dato mediante l’anticipazione di una quota di organico di fatto per cui l’organico di diritto delle scuole italiane è salito a 1.469 con un aumento di 8 unità.
Per quanto riguarda i dati delle singole province: a Gorizia sono stati assegnati 205 posti alle scuole di lingua italiana e 36 a quelle di lingua slovena; a Pordenone sono assegnati 344 posti;
a Trieste sono stati attribuiti 118 posti alle scuole di lingua italiana e 48 a quelle di lingua slovena; infine a Udine vanno 802 posti, compresi i 6 dell’Istituto Bilingue di San Pietro al Natisone che sono stati dati in “gestione” all’Ufficio IV dell’USR che si occupa dell’organico delle scuole con insegnamento della lingua slovena.
Organico scuola primaria - I dati relativi agli alunni della primaria, distinti tra le scuole  di lingua italiana e quelle con insegnamento in lingua slovena, sono i seguenti:
a)    gli alunni delle prime aumentano dai 47.301 dell’organico di diritto 2012-2012 ai 47.548  del prossimo anno (+ 247);
b)   gli alunni delle scuole di lingua slovena passano da 1.572 a 1.617 (+ 45).
Il MIUR ha attribuito al Friuli Venezia Giulia una dotazione organica di diritto di 4.016 posti per le scuole di lingua italiana e 186 per quelle di lingua slovena. Partendo da questo dato, l’Ufficio scolastico regionale ha anticipato una quota di organico di fatto per cui l’organico delle scuole italiane è salito a 4.034 con un aumento di 18 unità.
Per quanto riguarda i dati delle singole province: a Gorizia sono stati assegnati 393 posti alle scuole di lingua italiana di lingua italiana e 62 a quelle di lingua slovena; a Pordenone sono assegnati 1168 posti; a Trieste sono stati attribuiti 593 posti alle scuole di lingua italiana e 124 a quelle di lingua slovena; infine a Udine vanno 1.880 posti, compresi i 12 dell’Istituto Bilingue di San Pietro al Natisone che sono stati dati in “gestione” all’Ufficio IV dell’USR che si occupa dell’organico delle scuole con insegnamento della lingua slovena.
23 maggio 2012
(pubblicato a cura della Segreteria regionale Snals – Confsal del Friuli Venezia Giulia)

CCIR n°1/2012 Dirigenti

Sottoscritta ipotesi di contratto su retribuzione di posizione e risultato per i Dirigenti scolastici - a.s.2011-2012

Sottoscritto il CCIR 1/2012 - art. 86 CCNL Scuola

Il 10 gennaio 2012 lo Snals - Confsal del FVG ha sottoscritto il contratto per l' a.s. 2009/2010 relativo all'art. 86 del CCNL Scuola.
(pubblicato a cura della Segreteria regionale dello Snals - Confsal)

VITTORIA STORICA DOPO UNA BATTAGLIA DURATA ANNI !

Il segretario Nigi: “Con l’organico pluriennale si aprirà una nuova fase per istituzioni e personale scolastico e diminuirà il precariato

Roma, 3 febbraio - Soddisfazione è stata espressa dallo SNALS-CONFSAL, alla luce del testo del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Il sindacato autonomo condivide la norma che prevede il superamento dell’attuale meccanismo di definizione degli organici del personale docente e ATA e l’adozione di un organico pluriennale, ma ne chiede l’applicazione in tempi brevi e certi.

La richiesta era stata avanzata da tempo dallo SNALS-CONFSAL che l’ha sostenuta, inizialmente da solo, ritenendola prioritaria per la stabilità del personale e la continuità didattica degli allievi e, quindi, per determinare un salto di qualità progettuale e operativa di tutto il sistema scolastico.

Con l’ “organico triennale dell’autonomia” si supererà finalmente il meccanismo che ridefiniva due volte per anno il fabbisogno delle scuole e che metteva in mobilità, a domanda o d’ufficio, e anche più volte nello stesso anno, il personale di ruolo. Questo stesso meccanismo costringeva molti precari annuali a cambiare sede, li privava di due mesi di retribuzione estiva - salvo poi spendere la stessa cifra tra retribuzione di ferie non godute e indennità di disoccupazione. La previsione di una nuova modalità pluriennale di definizione degli organici darà tranquillità al personale di ruolo e consentirà altri passi avanti nella stabilizzazione del personale precario.

“Condividiamo il contenuto del decreto legge - afferma il segretario generale Marco Paolo Nigi - che pone le basi certe per dare una risposta alle esigenze delle istituzioni e del personale della scuola, di cui lo SNALS-CONFSAL si è fatto da tempo portavoce. Ora ci impegneremo nella fase attuativa, che dovrà partire dall’anno scolastico 2013-2014, e su essa vigileremo. Le linee guida e i provvedimenti operativi, dovranno assicurare il protagonismo attivo delle scuole per un miglioramento dell’offerta formativa e della qualità e serietà del servizio scolastico e dovranno garantire la tutela del personale. In questo modo verrà anche rafforzato il ruolo che le RSU, di prossima elezione, avranno in sede di contrattazione d’istituto”.

(comunicato della Segreteria Generale dello Snals - Confsal pubblicato a cura della Segreteria regionale Snals - Confsal del FVG)

Dimensionamento: comunicato stampa congiunto


Le Segreterie regionali delle OO.SS. del comparto scuola ribadiscono la loro contrarietà

al piano di dimensionamento della rete scolastica

Martedì 24 gennaio i segretari regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals – Confsal e Gilda Unams hanno incontrato, a Trieste, i rappresentanti dei Gruppi consiliari del Consiglio regionale per illustrare la posizione dei sindacati in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica del Friuli Venezia Giulia per l’anno scolastico 2012/2013, piano proposto dagli Enti Locali alla Regione che lo ha approvato il 23 gennaio scorso.

A questo proposito, le segreterie regionali esprimono forte contrarietà sia per aver saputo, in occasione della riunione, che il piano era già stato approvato dalla Giunta regionale prima dell’incontro con i rappresentanti dei Gruppi consiliari, sia perché i rilievi che il 9 gennaio scorso le segreterie regionali avevano evidenziato all’Assessore Molinaro non sono stati accolti, tant’è che, salvo modifiche non rilevanti, il piano presentato allora dall’Assessore ai sindacati e quello approvato successivamente dalla Giunta sono identici.

Nella riunione con i Consiglieri regionali le organizzazioni sindacali hanno criticato con forza il piano di dimensionamento presentato dai Comuni e dalle Province alla Regione. La contrarietà di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals - Confsal e Gilda Unams si fonda sul fatto che, in numerosi casi, gli istituti comprensivi previsti dal piano superano, anche di molto, il limite generale di 1000 alunni stabilito a livello nazionale come requisito per l’autonomia scolastica, ed anche quello di 1200 previsto dalla delibera sui piani di dimensionamento approvata a settembre dalla Giunta regionale. In particolare ben sette istituti comprensivi della provincia di Udine e quattro di quella di Pordenone superano i 1200 allievi, raggiungendo anche i 1800, il tutto aggravato dal fatto che alcune scuole hanno più di 10 sedi o plessi. Colpisce il fatto che alcuni Comuni delle province di Udine e Pordenone, sulla base di fini politici non comprensibili, abbiano fatto delle scelte in contrasto con gli “indirizzi e criteri” indicati dalla Regione e tali da determinare una serie di ricadute negative sulle scuole. Infatti, a giudizio delle OO.SS., il piano è tale da determinare un’ulteriore perdita di personale docente, in quanto le classi potrebbero diminuire per effetto della concentrazione delle istituzioni scolastiche, e ATA, a causa dell’applicazione di parametri nazionali di calcolo che, in particolare per i collaboratori scolastici, sono costruiti sui parametri di 1200 alunni e di 11 plessi. Una riduzione di personale che, aggiungendosi a quella subita negli anni scorsi dal sistema scolastico della regione, comprometterà il funzionamento e la gestione delle scuole, la qualità dell’offerta formativa e renderà più difficile la vigilanza e la sorve-glianza degli alunni, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria.

Al termine dell’incontro le OO.SS. regionali, lamentato il mancato accoglimento dei loro rilievi da parte dei soggetti politici competenti a definire la rete scolastica, hanno chiesto ai rappresentanti dei Gruppi consiliari del Consiglio regionale di assumere le iniziative che riterranno opportune, affinché la Giunta regionale riesami e modifichi il piano di dimensionamento nell’ottica della salvaguardia della qualità del sistema scolastico regionale.

Trieste, 25 gennaio 2012

  • Cisl Scuola F.v.g.
  • Flc Cgil
  • Uil Scuola
  • Snals Confsal
  • Gilda Unams

(Il presente comunicato è stato pubblicato su Messaggero Veneto, Il Piccolo e Il Gazzettino del 26.01.2012)

Dimensionamento: documento unitario delle OO.SS

Le OO.SS. regionali del comparto scuola, esprimono parere negativo al piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche predisposto dagli EE.LL. per l’anno scolastico 2012/2013.