Dopo la definizione
da parte della Direzione Generale Regionale degli organici dei docenti dell’infanzia,
della primaria e della secondaria di primo grado, oltre a quelli del personale
educativo, il 7 e 14 giugno scorsi si sono svolte a Trieste due riunioni di informazione
sull’organico della secondaria di secondo grado nelle quali la Direzione Generale
Regionale ha comunicato alle Segreterie regionali del Comparto Scuola il
contingente regionale determinato dal MIUR e le modalità di distribuzione dello
stesso tra le province.
Non includendo nel
calcolo i posti che il MIUR, con uno specifico contingente, ha assegnato alle
scuole con insegnamento della lingua slovena, nel corso della riunione sono
emersi i seguenti dati: mentre per il 2012/13 furono
assegnati 3.581 posti, di cui 3.567 assegnati dal MIUR e ulteriori 14 aggiunti
dalla Direzione Generale Regionale, che in quella occasione utilizzò lo
strumento dell’anticipazione in organico di diritto di una quota di posti
dell’organico di fatto, per il 2013/14 l’organico di diritto è stato drasticamente
diminuito a 3.551 posti con un taglio di 30 posti. Sulla base di questi dati la
Direzione Generale ha così assegnato i posti alle province: 405 a Gorizia, 896
a Pordenone, 580 a Trieste e 1.670 a Udine. Le difficoltà derivanti dal taglio
di docenti sono ulteriormente accentuate dal fatto che, il prossimo anno
scolastico, gli alunni iscritti in regione alle scuole secondarie di secondo
grado sono aumentati di più di 500 unità rispetto a quelli del 2012/13. La Segreteria
regionale, rilevato come nella distribuzione
dei posti non si sia dato il giusto peso alle variazioni del numero degli
iscritti nei diversi territori, ha evidenziato la
gravità del taglio di 30 posti ed ha chiesto che la Direzione Generale
Regionale utilizzi lo strumento dell’anticipazione in organico di diritto di una
quota di posti dell’organico di fatto, come previsto dalla Circolare n.10 del
MIUR del 2013.
Ciò per incrementare,
a partire dalle situazioni più penalizzate, l’organico di diritto delle scuole
secondarie di secondo grado di tutta la regione, con un numero di posti che
ricuperi il taglio di 30 unità e soddisfi inoltre le necessità legate all’incremento
del numero degli studenti. La decurtazione subita è infatti tale da generare
gravi problemi alle scuole superiori a causa del taglio delle classi, del
maggiore affollamento delle stesse, del venir meno della continuità didattica e
del rischio di un ulteriore indebolimento dell’offerta formativa nelle scuole collocate
nei territori periferici rispetto ai capoluoghi di provincia. A seguito
dell’informazione, poiché la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale non ha aderito a quanto richiesto del sindacato autonomo, la Segreteria regionale dello Snals - Confsal, ha proclamato
lo stato di agitazione di tutto il personale docente della scuola del Friuli
Venezia Giulia ed ha chiesto al Prefetto di Trieste, come previsto dalla
normativa vigente, l’attivazione del “tentativo obbligatorio di conciliazione”.
15 giugno 2013
Il
Segretario regionale
Giovanni Zanuttini
(comunicato stampa della Segreteria regionale
dello Snals - Confsal ampi stralci del quale sono stati pubblicati su Il
Piccolo del 16.6.2013 e su Messaggero Veneto e Gazzettino del 17.6.2013)