SEGRETERIA REGIONALE del FRIULI VENEZIA GIULIA

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La legge sul friulano impugnata davanti alla Corte Costituzionale: alcune considerazioni.

Com’è noto, nei giorni scorsi il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale sul friulano, ritenendo che essa “oltre ad apparire in contrasto con numerosi principi costituzionali”, esorbiti dall’oggetto della legge e “prefiguri un regime di sostanziale bilinguismo e, per taluni aspetti di esclusività della lingua friulana”. Riferendosi alle norme sull’istruzione, il Governo contesta, tra l’altro, il meccanismo del cosiddetto silenzio - assenso e quello dell’obbligo per le scuole di garantire un’ora di friulano alla settimana per la durata dell’intero anno scolastico. Su questi ed altri aspetti della normativa si era espressa, a suo tempo, la Segreteria regionale dello SNALS - CONFSAL in sede di audizione presso la sesta Commissione permanente del Consiglio regionale ed anche sulla stampa, sollevando perplessità e suggerendo alcune soluzioni. In particolare sul meccanismo del silenzio - assenso il sindacato autonomo aveva criticato il fatto che i genitori, al momento dell’iscrizione, dovessero comunicare la loro intenzione di non avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana, ritenendola una forzatura rispetto al dettato della legge n. 482 del 1999 e proponendo che gli interessati potessero manifestare la loro volontà semplicemente attraverso una scelta positiva o negativa. Inoltre lo SNALS - CONFSAL aveva sostenuto che l’obbligo di insegnare il friulano per l’intero anno scolastico finiva inevitabilmente per entrare in contrasto con l’autonomia delle istituzioni scolastiche, le quali possono organizzare l’orario delle singole discipline “in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale”, prevedendo, ad esempio, che le ore di friulano siano fatte anche solo nell’ambito di un quadrimestre. Anche l’obbligo delle scuole di garantire almeno un’ora di friulano alla settimana non appariva legittimo, per cui il sindacato suggerì di prevedere un orario curricolare minimo annuale di friulano che le scuole avrebbero potuto organizzare in modo autonomo. Ora che la normativa è stata impugnata innanzi alla Corte Costituzionale e posto che lo SNALS - CONFSAL del Friuli Venezia Giulia ha condiviso gli obiettivi generali della legge la quale, giova ricordarlo, va ad attuare la legge nazionale n. 482 del 1999, non si può non rilevare come le osservazioni ed i suggerimenti proposti dal sindacato avevano colto in pieno la particolare debolezza dei punti sopra esposti.

Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini
Udine, 26 febbraio 2008

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