SEGRETERIA REGIONALE del FRIULI VENEZIA GIULIA

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Contingente regionale immissioni in ruolo per classi di concorso.

Comunicata dal Ministero la distribuzione del contingente regionale delle immissioni in ruolo tra le classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Vedi i posti per classi di concorso.

Emanato il decreto sulle immissioni in ruolo per l’a.s. 2008 - 2009

Il MIUR ha pubblicato il decreto ministeriale che definisce i contingenti per le immissioni in ruolo del personale docente ed ATA con le tabelle di ripartizione dei posti relativi ai docenti, distinti per provincia e per ordine di scuola, e agli ATA, suddivisi per provincia e profili professionali, come da tabella che si allega. Per quanto riguarda il personale docente la ripartizione tra le diverse classi di concorso sarà comunicata nei prossimi giorni. Il decreto prevede 32.000 immissioni in ruolo, suddivise tra 25.000 docenti e 7.000 ATA, un dato dimezzato rispetto a quello dell’anno scorso. Va anche sottolineato che il decreto ministeriale ha definito i dati sopra esposti, ponendosi l’obiettivo di coprire meno della metà dei posti disponibili per quanto riguarda il personale docente e circa l’8% dei posti per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. In presenza di questo quadro generale risulta evidente come, rispetto all’anno scorso, si registri una forte riduzione dei numeri complessivi sia a livello regionale che di singole province. In regione le immissioni in ruolo dei docenti sono complessivamente 471, mentre 139 sono quelle previste per il personale ATA. Sulla base di questi dati è evidente che le immissioni in ruolo non coprono il fabbisogno di stabilità delle istituzioni scolastiche e che rimane ancora non risolto il problema del precariato. Secondo lo SNALS - CONFSAL, invece, le immissioni in ruolo dovrebbero essere fatte su tutti i posti disponibili, superando la distinzione tra organico di diritto e di fatto e garantendo alle scuole un organico di istituto in linea con gli insegnamenti e le attività da esse previste.

Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini

Vedi qui i contingenti.

Taglio agli organici FVG.

Nel quadro delle iniziative volte a evidenziare le difficoltà della scuola del Friuli Venezia Giulia, si segnala che l'onorevole Carlo Monai dell' Italia dei valori ha presentato
un' interpellanza sulla situazione degli organici in regione, interpellanza discussa alla Camera dei Deputati nella seduta pomeridiana di martedì 3 giugno. L'iniziativa mira ad evidenziare come nelle scuole della regione, pur in presenza di un incremento degli alunni, si registri una diminuzione del personale docente ed Ata. Nel suo intervento il parlamentare del Friuli Venezia Giulia, dopo aver fatto riferimento al programma elettorale del PdL, nel quale si parla della promozione delle "3 i" (inglese, informatica e impresa) e dell'esigenza di attuare il diritto allo studio sancito dagli art. 33 e 34 della Costituzione, ha chiesto al Governo come intenda provvedere ad una migliore organizzazione della scuola pubblica, visti i tagli del personale attuati in regione. Nella sua risposta il il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, on. Ugo Martinat, dopo aver richiamato le disposizioni vigenti che mirano ad una riduzione del personale nell'arco del prossimo triennio, ha affermato che in sede di organico di fatto, sulla base dei dati consolidati delle iscrizioni, si provvederà a rapportare la consistenza degli organici alle reali necessità del territorio, attraverso una redistribuzione più ponderata della restante quota degli interventi. In sede di replica l'onorevole Monai, dopo aver ringraziato per la tempestività della risposta, ha sospeso il giudizio sulla risposta del Governo, riservandosi una valutazione più compiuta dopo aver verificato l'operato dell'esecutivo in sede di determinazione dell'organico di fatto.

Leggi l'intervento dell'On. Carlo MONAI
Vedi l'intervento alla Camera dei deputati (RealPlayer)

Proclamato lo stato di agitazione.

Le Segreterie regionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL scuola, Snals CONFSAL, considerata la grave carenza di organico di personale docente e ATA nella nostra regione e l’assenza di risposte da parte della direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale della scuola del Friuli Venezia Giulia e chiesto l’avvio delle procedure per il tentativo obbligatorio di conciliazione ai sensi della L. 146/90.
A sostegno delle rivendicazioni, mercoledì, 28 maggio 2008, presso la sede della Direzione scolastica regionale, Via S. Anastasio 12, dalle ore 12 alle 14, si svolgerà un sit - in di protesta a cui parteciperanno delegazioni di lavoratori della scuola provenienti dalle diverse province.
Le Segreterie regionali

FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal

COMUNICATO DEI SINDACATI REGIONALI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA - UNAMS

Nei giorni scorsi la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia ha comunicato alle organizzazioni sindacali regionali le sue decisioni in merito agli organici della scuola secondaria di secondo grado per l’a . s. 2008 - 2009.

Anche in questa occasione la Direzione Generale ha operato in modo notarile, limitandosi a dare semplice attuazione alle disposizioni ministeriali senza assumere iniziative concrete per risolvere le gravi criticità e i problemi funzionali che pesano sulle scuole secondarie della regione a causa della riduzione dei posti decisa dal MPI.

Tutto ciò in un quadro di incertezze dovute alle discordanze tra i dati dell’anagrafe alunni, definiti dal MPI per la determinazione dei contingenti di organico, e la situazione reale registrata dai dirigenti scolastici nelle scuole.

I posti assegnati dall’USR alle scuole secondarie di secondo grado della regione per l’anno 2008 - 2009 sono complessivamente 4149.
Un contingente di posti inferiore di 68 unità rispetto a quello attribuito nel 2007 -2008 e assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze delle scuole: basti pensare al fatto che gli studenti previsti per il 2008 - 2009 saranno 355 in più.

Ulteriore conseguenza del taglio secco di posti imposto dal MPI è che un centinaio di docenti nella regione saranno dichiarati soprannumerari e dovranno cambiare sede di lavoro, con evidenti disagi e con rilevante danno per la continuità didattica.

Questa situazione, che si aggiunge a quelle denunciate dal sindacato con riferimento alla scuola primaria e dell’infanzia, è destinata a peggiorare ulteriormente sia in sede di determinazione dell’organico di diritto dei docenti della media di primo grado che del personale ATA, e successivamente nella fase relativa all’organico di fatto per il quale il MPI ha previsto un ulteriore taglio del 40% dei posti.

Le organizzazioni sindacali regionali, nell’esprimere forte preoccupazione, ritengono che tale situazione, decisamente difficile e tale da mettere in discussione il corretto inizio dell’anno scolastico, possa essere affrontata soltanto con un intervento urgente e concreto della Direzione Generale nei confronti del MPI finalizzato ad ottenere un consistente incremento dei posti assegnati in organico di diritto al FVG.

Le Segreterie regionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL scuola, Snals CONFSAL, Gilda UNAMS, nel ribadire le richieste già presentate in sede di confronto con l’USR sul metodo di determinazione dell’organico regionale 2008 - 2009 per tutti gli ordini di scuola, chiedono:
• l’apertura di un tavolo di confronto, con il coinvolgimento della Regione, che verifichi la situazione dell’organico rispetto alla domanda in tutti gli ordini di scuola al fine di poter esprimere una valutazione complessiva sulle esigenze del sistema scolastico della regione;
• stabilire modalità di distribuzione dell’organico adeguate alle esigenze di ogni provincia;
• richiedere urgentemente al Ministero della Pubblica Istruzione un aumento dei posti di organico assegnati al FVG in relazione all’avvenuto incremento degli alunni in tutti gli ordini di scuola ed alle richieste insoddisfatte formulate dalle scuole sulla base della domanda dell’utenza.

Sollecitano la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale ad assumere iniziative concrete idonee a garantire la funzionalità e la qualità del servizio scolastico.
In vista della determinazione dell’organico della scuola media di primo grado, ultimo ordine di scuola per il quale si procederà alla determinazione dell’organico di diritto del personale docente, le scriventi Segreterie regionali si riservano di adottare ogni azione di mobilitazione idonea a tutelare la scuola della regione ed il personale che vi opera.
Le Segreterie regionali
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS - CONFSAL GILDA UNAMS
30 aprile 2008

COMUNICATO DEI SINDACATI REGIONALI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA - UNAMS

Nella giornata del 1 aprile si è conclusa la fase dell’informativa della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia alle organizzazioni sindacali sulla determinazione degli organici della scuola dell’Infanzia 2008 - 2009. Nelle settimane precedenti si era svolto un analogo confronto sulla determinazione dell’organico regionale della scuola primaria.
Al termine di questo primo periodo di incontri emerge un giudizio fortemente negativo da parte del sindacato sulle scelte operate dall’Amministrazione nella gestione di questa importante scadenza per la scuola.
Infatti, sino ad ora, la Direzione Generale si è limitata a svolgere un ruolo notarile di esecutrice delle disposizioni del MPI che, come è noto, ha imposto ulteriori tagli di personale anche per il 2008 - 2009, dopo quelli già operati negli anni scorsi. Tutto ciò, nonostante il preventivato incremento degli alunni.
Sin dall’avvio del confronto con l’USR, le organizzazioni sindacali regionali hanno presentato una serie di precise richieste sul metodo di determinazione dell’organico regionale 2008 - 2009 per tutti gli ordini di scuola, allo scopo di fare sì che la prevista informativa sindacale non sia un mero momento burocratico “dovuto dall’Amministrazione”, ma divenga una fase in cui tutte le parti coinvolte possano contribuire, nei rispettivi ruoli, a creare le condizioni per il miglior funzionamento del sistema scolastico regionale.
In tal senso i sindacato regionali della scuola hanno chiesto all’USR del FVG di:
• aprire un tavolo di confronto per verificare le necessità e le esigenze del sistema scolastico, anche con il coinvolgimento della Regione;
• definire un quadro regionale di tutti gli ordini di scuola al fine di poter esprimere una valutazione complessiva sulle esigenze del sistema scolastico, superando modalità di informazione distinte per i diversi ordini scuola, le quali, di fatto, impediscono una corretta valutazione delle necessità complessive a livello regionale;
• stabilire criteri adeguati di distribuzione dell’organico a livello provinciale;
• richiedere al Ministero della Pubblica Istruzione un aumento dei posti in relazione all’incremento degli alunni, alle carenze di posti registrate ed alle richieste formulate dai dirigenti scolastici sulla base della domanda dell’utenza;
• fornire preventivamente i dati relativi alle singole province, utilizzando modelli omogenei i quali consentano un’agevole opera di confronto e verifica delle ipotesi di organico proposte dall’Amministrazione a livello provinciale.

Gran parte di queste richieste risultano non accolte.
FLC Cgil, CISL scuola, UIL scuola, SNALS Confsal e GILDA UNAMS, anche in vista dell’imminente confronto sugli organici della scuola media di primo grado e in particolare della scuola superiore, nella quale a fronte di un incremento degli alunni si prevedono pesanti tagli di personale, esprimono forte preoccupazione per la situazione, sollecitano la Direzione Generale dell’Ufficio scolastico ad assumere, con il coinvolgimento della Regione, tutte le iniziative necessarie per garantire la funzionalità e la qualità del servizio scolastico.
Ove ciò non avvenisse, si riservano di adottare tutte le necessarie azioni a tutela del personale e della scuola della regione.

Le Segreterie regionali di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS - CONFSAL e GILDA UNAMS
04 aprile 2008

La legge sul friulano impugnata davanti alla Corte Costituzionale: alcune considerazioni.

Com’è noto, nei giorni scorsi il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale sul friulano, ritenendo che essa “oltre ad apparire in contrasto con numerosi principi costituzionali”, esorbiti dall’oggetto della legge e “prefiguri un regime di sostanziale bilinguismo e, per taluni aspetti di esclusività della lingua friulana”. Riferendosi alle norme sull’istruzione, il Governo contesta, tra l’altro, il meccanismo del cosiddetto silenzio - assenso e quello dell’obbligo per le scuole di garantire un’ora di friulano alla settimana per la durata dell’intero anno scolastico. Su questi ed altri aspetti della normativa si era espressa, a suo tempo, la Segreteria regionale dello SNALS - CONFSAL in sede di audizione presso la sesta Commissione permanente del Consiglio regionale ed anche sulla stampa, sollevando perplessità e suggerendo alcune soluzioni. In particolare sul meccanismo del silenzio - assenso il sindacato autonomo aveva criticato il fatto che i genitori, al momento dell’iscrizione, dovessero comunicare la loro intenzione di non avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana, ritenendola una forzatura rispetto al dettato della legge n. 482 del 1999 e proponendo che gli interessati potessero manifestare la loro volontà semplicemente attraverso una scelta positiva o negativa. Inoltre lo SNALS - CONFSAL aveva sostenuto che l’obbligo di insegnare il friulano per l’intero anno scolastico finiva inevitabilmente per entrare in contrasto con l’autonomia delle istituzioni scolastiche, le quali possono organizzare l’orario delle singole discipline “in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale”, prevedendo, ad esempio, che le ore di friulano siano fatte anche solo nell’ambito di un quadrimestre. Anche l’obbligo delle scuole di garantire almeno un’ora di friulano alla settimana non appariva legittimo, per cui il sindacato suggerì di prevedere un orario curricolare minimo annuale di friulano che le scuole avrebbero potuto organizzare in modo autonomo. Ora che la normativa è stata impugnata innanzi alla Corte Costituzionale e posto che lo SNALS - CONFSAL del Friuli Venezia Giulia ha condiviso gli obiettivi generali della legge la quale, giova ricordarlo, va ad attuare la legge nazionale n. 482 del 1999, non si può non rilevare come le osservazioni ed i suggerimenti proposti dal sindacato avevano colto in pieno la particolare debolezza dei punti sopra esposti.

Il Segretario regionale
Giovanni Zanuttini
Udine, 26 febbraio 2008